Quante volte colpevolezzi il tuo atteggiamento nei confronti di tuo figlio? Quante volte hai pensato di non essere all’altezza del tuo ruolo di genitore? Quante volte hai detto: questa volta ho proprio sbagliato.
So come ti senti perché ci sono passato anche io.
Essere genitori è frustrante e anche molto impegnativo. Sui social poi negli ultimi anni sono moltiplicate le pagine di figure educative che offrono consigli su come educare tuo figlio. Se alcune sono molto preparate e anche gentili nei modi di condivisione, altre sono più rigide e severe e non fanno altro che aumentare i tuoi sensi di colpa.
Sei mai capitato in uno di questi profili? Hai mai provato la sensazione che ti ho descritto?
Sarà che noi genitori siamo molto sensibili all’argomento, sarà anche che tutti quando ti nasce un figlio sprecano sempre tantissime parole riguardo i principi educativi che dovresti trasmettere a tuo figlio.
Iniziano fin dal suo primo vagito, con consigli non richiesti riguardo come cambiare pannolino, come prenderlo in braccio e come farlo addormentare.
Così lo vizi, così sei troppo freddo, così soffre la tua mancanza, così no, così peggio, così malissimo.
Io dico una cosa: non si nasce imparati e i consigli di chi già ricopre in prima persona il ruolo di genitore sono sempre ben accetti. Ognuno però “stia nel suo”. Ok, consigliami ma allo stesso tempo rispettami.
Mio figlio ha due giorni di vita. Io allo stesso tempo ho due giorni di vita come genitore e ho bisogno del tempo necessario per realizzare ciò che è successo e capire come riorganizzare la nostra nuova vita in tre.
La società ha idee molto rigide e chiare su come si cresce al meglio un figlio, prima di scrivere questo articolo ho letto tanti post con consigli per “crescere un figlio felice”, del tipo: stai più tempo con lui, giocate insieme, non viziarlo e così via.
Io sono arrivato alla mia conclusione, dettata anche dall’esperienza di padre bis e ho pensato di condividere i miei pensieri con te. Quello che ti scrivo qui sotto non è “legge”, è solo la mia esperienza. Solo tu sai quale comportamento è più giusto per crescere tuo figlio quindi ti dico: non farti mettere i piedi in testa da nessuno. Sii aperto all’aiuto della tua famiglia, ascolta le dritte di chi ci è già passato e allo stesso tempo ricorda che ogni bambino è a sé, così come lo è ogni famiglia.
Ciò che è stato giusto per un altro, non è detto sia giusto anche per te, per voi.
Ecco qui la mia personale lista di consigli per crescere un figlio felice.
1.Il miglior insegnamento è l’esempio
Puoi ripetere anche 100 volte che un comportamento è sbagliato, eppure puoi star certo che tuo figlio continuerà a ripeterlo se vedrà te in prima persona farlo.
I miei genitori mi hanno trasmesso questa convinzione: l’esempio di un padre o di una madre sono il miglior insegnamento che un bambino può ricevere.
Ringrazia tuo figlio quando ti porge qualcosa e lui farà lo stesso con te.
Scusati se lo ferisci o lo urti inconsapevolmente, vedrai che ripeterà le tue parole qualora capitasse a lui.
2.Non essere iperprotettivo
Il mondo è ahimè pieno di pericoli, questo lo sappiamo già tutti. Un atteggiamento iperprotettivo nei confronti dei bambini li rende insicuri e non li prepara ad affrontare la vita che verrà.
Credo sia importante prepararli alle cadute che faranno e agli ostacoli che dovranno affrontare. Noi purtroppo non saremo sempre al loro fianco e dovranno essere pronti ad affrontare in autonomia ogni eventuale ostacolo.
3.Permettigli di sbagliare
Nessuno è perfetto, tutti sbagliano. Ed è solo sbagliando che i nostri figli possono imparare ad uscire da una difficoltà.
Se siamo sempre lì pronti noi, in prima persona, a sorreggerli e ad evitare loro di cadere quando compiono i loro primi passi faticheranno un domani a correre da soli e cercheranno sempre incondizionatamente il tuo appoggio.
Il tuo sostegno lo avranno sempre pur imparando a cavarsela da soli.
4.Trascorri con lui tempo di qualità
Qualità batte quantità: sempre.
La vita di un genitore (soprattutto se lavoratore) è molto frenetica, spesso poi la sera torniamo a casa stressati dopo una giornata di lavoro e fare qualsiasi cosa ci sembra un peso enorme.
Cerchiamo di ritagliarci un pochino del nostro tempo per i nostri bambini. Basta anche solo un’ora in cui ci dedichiamo a loro, giochiamo con loro stesi sul pavimento, ci mettiamo “al loro livello” e ci godiamo il momento.
Lo dice uno che in certi giorni non riesce nemmeno a vedere i propri figli per più di 24 ore, perché il lavoro mi porta via tanto tempo e perché i nostri orari risultano incompatibili, quindi capisco quanto possa essere difficile.
5.Sii realizzato e soddisfatto della tua vita
Eeeeeh, è ‘na parola Stefano!
Lo so, questo forse è il punto più difficile da realizzare rispetto a tutti quelli che ti elenco oggi.
Essere sereni con noi stessi ci rende persone migliori e ci aiuta anche nella condivisione con gli altri. Oltretutto avere un genitori realizzato nella vita e nel lavoro è un ottimo esempio per i bambini che cercheranno sempre il meglio anche per il loro futuro.